Il Teatro “Talia” sorge nel a due passi dal Palazzo Ducale, nel cuore del centro storico di Tagliacozzo. La sua storia è secolare: fu realizzato nel 1686 nei locali del monastero maschile benedettino già soppresso nel 1652 per volere di Papa Innocenzo X, fino ad allora collegato al monastero femminile, anch’esso benedettino, dei Santi Cosma e Damiano. Intorno agli anni venti dell’Ottocento fu oggetto di ingenti lavori di ristrutturazione, curati da una commissione di quattro cittadini e finalizzati all’adeguamento della struttura agli schemi moderni: l’orientamento del palco fu invertito, la platea fu costruita a posti fissi e vennero realizzati tre ordini di palchi.

Il teatro, acquistato dal Comune di Tagliacozzo, fu inaugurato nell’agosto del 1832 e intitolato a Ferdinando II Re di Napoli, giunto in visita nella cittadina marsicana poche settimane prima. Un particolare, questo, che attirò l’odio dei garibaldini: nel 1860 diedero fuoco all’edificio, costringendo il Comune di Tagliacozzo a effettuare nuovi restauri tra il 1887 e il 1888. A questo intervento risale l’elegante facciata con i tre portali d’ingresso, uno per il caffè, uno per la biglietteria e uno per la sala. L’inaugurazione si tenne il 2 ottobre 1888, in concomitanza con l’arrivo dell’elettricità a Tagliacozzo, e in tale occasione il teatro fu dedicato alla musa Talia, abitante – la leggenda narra – delle rive del vicino fiume Imele.

Utilizzato sia come teatro che, talora, come cinematografo, il Talia fu deteriorato nuovamente da un incendio nel 1960; dopo lunghe vicissitudini burocratiche, è stato totalmente rinnovato, restaurato – sia internamente che esternamente – e infine restituito alla città nel 2002.

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